
DOTT. NICOLA TAVIANO
Psicologo-Psicoterapeuta
FORMAZIONE
Durante i miei studi universitari ho sempre creduto nell'importanza di ascoltare la verità dei pazienti e del loro punto di vista occupandomi di fenomenologia, ermeneutica e psicologia narrativa. Dunque mi sono discostato volutamente da quegli insegnamenti che volessero interpretare rigidamente il mondo dell'altro secondo schemi predefiniti o che volessero correggerne il pensiero. Mi sono appassionato ed ho approfondito le tematiche del colloquio psicologico e delle dinamiche dei gruppi facendomi influenzare anche da stimoli filosofici o letterari, pur non rinunciando mai ad un rigoroso approccio scientifico.

"La cura del tempo: il senso dell'intenzionalità tra le dimensioni di successione e durata" è stata la tesi finale con la quale ho ritenuto doveroso sostenere la necessaria integrazione tra gli aspetti più squisitamente umanistici e relazionali di questa professione con quelli di ricerca e di necessario confronto con l'intera comunità scientifica. Mi sono laureato con lode presso l'Università degli Studi di Padova nell'anno 2000. Iscrivermi e conseguire la specializzazione in psicoterapia presso l'Istituto dell'Approccio Centrato sulla Persona di Carl Rogers è stato coerente con il mio sistema di valori e logicamente conseguente a tutto ciò che avevo fatto fino ad allora.
"Nella persona vi è una forza che ha una direzione fondamentalmente positiva.
Più l'individuo è compreso e accettato profondamente
più tende a lasciar cadere le false "facciate" con cui ha affrontato la vita
e più si muove in una direzione positiva di miglioramento."
Carl R. Rogers
PSICOLOGIA UMANISTICA DI CARL ROGERS
Il mio riferimento teorico è la Psicologia umanistica e fenomenologica ed in particolare l'approccio centrato sulla persona di Carl Rogers.
L’assunto più importante della prospettiva umanistica è che ogni persona è potenzialmente capace di essere libera e autonoma.
L’approccio Centrato sulla Persona enfatizza le risorse interne della persona, il suo potenziale, e si basa su una modalità particolare, molto rispettosa, di entrare in relazione con lei.
In questo modello si presuppone infatti che il cliente abbia il suo punto di vista, dal quale non si può prescindere, rispetto a ciò di cui ha bisogno, perché è il maggiore esperto di se stesso.
Colui che sceglie di farsi aiutare non abdica alla propria responsabilità nella soluzione delle proprie difficoltà, anzi viene aiutato ad assumerla pienamente nelle proprie mani facendo riferimento alle sue risorse e soluzioni interne. Il terapeuta facilita il processo di esplorazione e guarigione.
Dal punto di vista di Carl Rogers, quindi, la psicoterapia è un incontro tra due esseri umani, entrambi in crescita.
Brevemente, si tratta di un approccio non direttivo che tende a promuovere la salute potenziando le risorse personali, validando l'esperienza della persona attraverso la comprensione empatica della sua fenomenologia e il confronto con l'esperienza del terapeuta.
ESPERIENZE LAVORATIVE
Dal mondo universitario, dove mi sono sperimentato come co-conduttore di T(training)-group e di un seminario sulla comunicazione nell'ambito del colloquio psicologico, mi sono affacciato al mondo del lavoro iniziando a lavorare nelle comunità per minori, nel sostegno scolastico e nell'assistenza domiciliare minori (ADM). Poco più tardi ho iniziato a lavorare in area psichiatrica dove ancor oggi sono impegnato come coordinatore del Centro Diurno per la salute mentale "la Città del Sole" della Fondazione Aiutiamoli Onlus. In questo settore ho dato il mio contributo alla progettazione e realizzazione di incontri domiciliari a sostegno di famiglie a forte isolamento sociale. Ultimamente sono stato coinvolto nel Progetto Clessidra (Ospedale Fatebenefratelli di Milano) di residenzialità leggera in supporto all'autonomia e all'abitare di persone con disagio psichico. Con la Cooperativa NovoMillennio di Monza ho condotto Gruppi d'Incontro per i papà nel periodo pre- e post-parto presso l'Ospedale San Gerardo e per papà con bimbi in età di asilo nido e scuola per l'infanzia presso il Polo Le Gemme. Anche qui ho collaborato alla progettazione di programmi di sostegno alla crescita personale dei nuovi padri ed in supporto alla genitorialità e alla famiglia. Collaboro con il Gruppo Genitorialità della sede di Milano dell'Istituto dell'Approccio Centrato sulla Persona proseguendo così il supporto alla paternità in area milanese. Con colleghi di diversa formazione faccio parte del Centro Psicologico Porta Romana che offre servizi psicologici e psicoterapici per il benessere della persona a tariffe contenute. Sono socio dell'Associazione Vinciamo il Gioco che ha come progetto complessivo d’intervento la sensibilizzazione, la prevenzione, il percorso terapeutico di giocatori d'azzardo patologici.
CONTATTI
Dott. Nicola Taviano
cell. 349 0079459
Il compito dello psicoterapeuta, contrariamente ad un diffuso malinteso, non è affatto quello di «trovare» cos'è che non va nel paziente per poi poterglielo «dire». Altri glielo «avevano già detto» per tutta la sua vita e, nella misura in cui ha accettato le parole altrui, egli stesso «se lo diceva». [...] Il lavoro dello psicoterapeuta non consiste nemmeno nell'imparare delle cose riguardo al paziente per poi insegnargliele, bensì insegnare al paziente come imparare ciò che concerne se stesso. Questo significa che il paziente deve diventare direttamente consapevole di come realmente funzioni in quanto organismo vivente; e questo avviene sulla base di esperienze concrete e non verbali.
(Fritz Perls)
La chiave della psicoterapia è la comprensione. Senza di essa nessun approccio o tecnica psicoterapeutica ha senso o è efficace a livello profondo. Solo con la comprensione si è in grado di offrire un aiuto reale. Tutti i pazienti hanno un bisogno disperato di qualcuno che li capisca. Da bambini non furono capiti dai genitori; non venivano considerati individui con dei sentimenti, non venivano rispettati in quanto esseri umani. Lo psicoterapeuta che non riesce a capire la pena dei suoi pazienti, a sentire la loro paura e a conoscere l'intensità della loro lotta per difendere il proprio equilibrio in una situazione familiare che potrebbe condurre alla pazzia, non è in grado di aiutare efficacemente i pazienti a superare il loro disturbo.
(Alexander Lowen)
La potenza della parola nei riguardi delle cose dell'anima sta nello stesso rapporto della potenza dei farmaci nei riguardi delle cose del corpo.
(Gorgia 483 a.C. circa – 375 a.C.)